Per una Critica futura

POESIA ITALIANA E-book

 

 

 

 

 

Quaderni di critica letteraria

a cura di Andrea Inglese

 

(2006-2010)

 

 

 

 

 

 

  NEW

    Numero 5/6

n.5

 febbraio 2010

 

 Andrea Inglese, Editoriale

 

INTERVENTI SU VIAGGIO ALLA PRESENZA DEL TEMPO DI  GIANCARLO MAJORINO

Biagio Cepollaro, Alessandro Broggi, Gherardo Bortolotti, Andrea Inglese

 

POP E MANIERISMO ALTO E BASSO

Dialogo tra Biagio Cepollaro e Jacopo Galimberti

 

INTERVENTI SUL TIRESIA DI GIULIANO MESA

Marco Giovenale, Bruno Torregiani, Andrea Inglese

 

Alessandro De Francesco OSTACOLI, IPOTESI, COMPLESSITÀ

 

Tiziano Fratus   MENO CARTA POSSIBILE

Fabio Teti   OGGETTO IL «VERO» tre test

NEW

    Numero 5/6

n.6

 febbraio 2010

Biagio Cepollaro   Suite del Lettore

 

Dall'editoriale del Numero doppio 5/6

(...) Era per questi stessi motivi, che Biagio Cepollaro ed io avevamo lanciato questa iniziativa. Raccogliere le forze disperse e provare a concentrarle, in modo da rendere più accessibile quel che di interessante si produceva in Italia e che rientrava nel nostro raggio d’attenzione.

La nostra idea era quella di aprire lo spazio a critici accademici, a critici militanti e a critici-autori. Ed era quella di proporre della incursioni “leggere”. Oltre ad essere leggeri, questi quaderni, erano consapevolmente militanti, ossia si portavano dietro alcuni presupposti poetici del curatore e dei suoi compagni di strada. Insomma, in nessun modo ci siamo proposti di parlare in nome della Poesia e di farcene i più accreditati interpreti, anche perché c’interessava davvero sollecitare un confronto, riuscire a mettere in circolazione dei temi, dei vocabolari, uno stile di lavoro, degli strumenti di analisi. Tutto ciò compatibilmente con le nostre idiosincrasie e con le nostre mai del tutto sedate propensioni polemiche.

Ad esperimento inoltrato, posso provare a tirare alcune somme. L’impressione è che i “Quaderni” abbiano risposto ad una produzione critica variegata e di qualità, che cerca delle occasioni per condensarsi e giungere a confronto. Non mi interessa, però, valutare qui la tenuta o l’interesse di un percorso. Chi si è servito dei “Quaderni” può farlo benissimo da solo. Io intendo parlare soprattutto dell’obiettivo più alto che questi “Quaderni” si ponevano, ed era quello appunto della condivisione con altri di strumenti, temi, riflessioni. Questa condivisione aveva come scopo ulteriore quello di ottenere una sedimentazione tale di materiali, da permettere al discorso critico sulla poesia di partire ogni volta un po’ più articolato e sfumato, un po’ più pertinente e comprensivo. Ora, mi sembra che è proprio questo che non è avvenuto. La mia impressione è che di questa ambita condivisione non c’è traccia né nelle discussioni estemporanee sui blog né in altri ambiti più istituzionali o specializzati.

 

Ora io credo, come altri in questo momento, che soprattutto nell’ambito fragile e frastagliato della critica di poesia sia essenziale giungere ad un minimo di condivisione, per poter in seguito sedimentare, e fare in modo che ogni volta un argomento non sia ripreso da zero, come se uscisse fresco fresco dai dibattiti degli anni Sessanta, o Settanta, o nei migliori casi Novanta. Proviamo ad essere contemporanei gli uni degli altri. I “Quaderni” su questo versante non possono fare più di tanto, non sono uno strumento adatto. Ne intuisco anche i motivi, che sono in parte determinati dai pregiudizi (reciproci) che spesso impediscono un confronto tra diversi (per poetica, gruppo o rivista d’appartenenza, scuola, ecc.).

 

Per questi motivi il cammino dei “Quaderni” termina per ora qui, con questo numero doppio 5/6.

Non c’è però nessun senso di lutto in questa fine. Il compito della condivisione rimane e cercheremo altri modi per realizzarlo. Ne approfitto anzi per evidenziare alcuni temi che mi si sono chiariti con il tempo e che penso i “Quaderni” possano lasciare in eredità a chi continua a svolgere lavoro critico in altri contesti (...)

 

Andrea Inglese

 

 

Preferisco accomiatarmi da quest’impresa con i versi tratti da Da strato a strato, La Camera verde, Roma, 2009:

 

1.

pare che due siano i versanti

i lati combacianti di ogni bocca:

l’opera stesa tra la festa

della sua vita solitaria

e l’attesa del suo svolgersi

nel mondo

 

e pare che il mondo invece

non poggi su se stesso

ma tiri per schegge

e per strattoni dove poco

conti il lavoro il saper

fare ma una generalizzata

logica dell’audience:

qui in rete tutti si mettono

a parlare e più nessuno

o quasi ascolta

 

(…)

 

e non si tratta di chiedere

formale innovazione che nuova

è la situazione del dire: l’opera

ricapitolando si faceva di un passo

più avanti ma ora anche i più

spediti passi sono fuori

dal tempo che sparendo

il tempo anche la strada

si disfa:

ci muoviamo tutti

nell’aria e ognuno è suo

malgrado centro

di nulla

 

(...)

 

 

 

Biagio Cepollaro

 

 

 

 

 Numero 4

 ottobre 2007

 

 Andrea Inglese, Editoriale

 Giuliano Mesa Biografie perdute (Seconda parte)
 Stelvio Di Spigno La credibilità del contrabbando: poeti contemporanei e ‘lo spirito del tempo’
 Biagio Cepollaro  Da Intervista di Sergio La Chiusa su Poesia Integrata. Le parole che trasformano

 

Su Fortini:

Fabio Moliterni  «Il vero che è passato.» Poesia e tempo in Franco Fortini

Erminia Passannanti Teorizzazione della contraddizione nella poesia di Franco Fortini

 

Dialogo a più voci

Interventi di Luigi Severi e Giampiero Marano

Numero 3

 aprile 2007

Andrea Inglese, Editoriale
 Giuliano Mesa, Biografia perdute (Parte I)
 Marco Giovenale, Scheda o schema per un dialogo su sperimentazione / avanguardia / ricerca
 Andrea Inglese, L’impronunciabile parola “avanguardia”
Biagio Cepollaro, Amleto dopo Wittgenstein
Davide Dalmas, Su Trilorgìa

Dialogo a più voci. Poesia di ricerca e di risultato

 Interventi: Biagio Cepollaro, Marco Giovenale,

 Giorgio  Mascitelli, Davide Racca,

 Giulio Marzaioli, Marina Pizzi,

 Carlo  Dentali, Giuliano Mesa,

 Gherardo Bortolotti

Numero 2

 gennaio  2007

 

Andrea Inglese, Editoriale
 Biagio Cepollaro. La poesia letta. Cinque incontri di poesia: Alessandro Broggi, Florinda Fusco, Giuliano Mesa, Italo Testa, Michele Zaffarano.
 Stelvio di Spigno, Due testi e questioni di trasparenza.
 Marco Giovenale, Due letture di Due sequenze. Su Massimo Sannelli.
 Andrea Inglese, Come è scarna la lingua della gioia.
 Francesco Marotta, Su Lavoro da fare di Biagio Cepollaro
Numero 1

 ottobre 2006

 


 

Andrea Inglese, Editoriale
 Gherardo Bortolotti, Su Neuropa
 Alessandro Broggi,   Questionario
 Biagio Cepollaro, Note per una Critica futura
 Marco Giovenale, Del sottrarre

 

 

 

 

Andrea Inglese

Scheda bio-bibliografica

 

 

 

 

 

 

 

 

 Da Incontri con la poesia. Quattro anni di critica on line (2003-2007), Poesia Italiana E-book, 2007

Letture critiche dei testi di

A. Anedda, V. Bagnoli, G. Bortolotti, A. Broggi, P. Febbraro,
F. Fusco, F. Genti, M. Giovenale, A. Inglese,   S. La Chiusa, F. Marotta, G. Mesa,
D. Nota, A. Padua, E. Passannanti, A. Pizzo, 
S. Salvi, M. Sannelli, I. Testa, P. Tripodi,         M. Zaffarano

 

        

Dalla Prefazione:

Il presente lavoro continua in qualche modo Perché i poeti? Saggi e Interventi sulla poesia italiana alla fine del millennio (1986-2001) www.cepollaro.it/poeti.pdf  aprendo, con singoli atti di lettura, a questi nuovi anni, piuttosto che chiudere, come in quel caso, un quindicennio di discussioni e di polemiche.

Raccolgo qui quattro anni di critica letteraria on line, letture di testi poetici che ho incontrato, letto, spesso pubblicato sul blog Poesia da fare, sull’omonima rivista, in Poesia Italiana E-Book o provenienti dall’editoria cartacea.

Si tratta per lo più di brevi scritti, si va da poche righe a qualche pagina e i testi letti vanno dalla singola poesia, alla silloge, al libro vero e proprio.

Ho provato a leggere in ogni caso con densità di ascolto, secondo quanto mi sono proposto nelle mie Note per una critica futura che ripubblico qui in appendice per comodità del lettore.

I poeti che ho letto sono appunto alcuni dei i poeti che ho incontrato, ovviamente non tutti i poeti oggi attivi in Italia – che sono davvero moltissimi e spesso validi, come oggi è possibile riscontrare con più facilità grazie ad alcuni blog letterari di qualità.

E l’incontro, l’esperienza della lettura, si sono concentrati sulle parole della poesia, e su ciò che questa specialissima parola mi ha detto.

Mi auguro nel prossimo futuro di raccogliere altri appunti di viaggio, ancora parziali esperienze, come è giusto ed è inevitabile, ma vicine, prossime, spero, alla cosa che unisce chi scrive a chi legge.

Biagio Cepollaro, Milano , 2007

 


 

 

Biagio Cepollaro

Scheda bio-bibliografica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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